la banca
la storia
I primi anni
1888 - 1930
Fondata a Genova nel 1888 da Luigi Passadore (1855-1926), la Banca si inserisce fin da subito nel contesto imprenditoriale cittadino a supporto dei fiorenti traffici marittimi e portuali dell'epoca.
Maggiori dettagliI primi anni
1888 - 1930
Sul finire dell'Ottocento, Luigi Passadore, unico maschio con due sorelle di una famiglia originaria di Vaccarezza, piccolo paese alle spalle di Genova, dopo un breve esperienza in un ufficio bancario di proprietà svizzera operante nel capoluogo ligure decide di "mettersi in proprio" e nel 1888 fonda, con un socio di capitale, la Banca.
Sono gli anni in cui le rimesse dei numerosissimi emigrati italiani nelle due Americhe costituiscono una voce di rilevo nell'economia nazionale.
La Banca inizia la sua attività con un piccolo capitale, diversi rapporti di affari, una buona rete di corrispondenti (derivante anche dalla banca svizzera che nel frattempo aveva chiuso) e - soprattutto - l'intelligenza e l'intraprendenza di Luigi.
Lo sviluppo della Banca
1930 - 1960
Nei decenni successivi la Banca, affermando le sue caratteristiche di efficienza e dinamicità, modifica via via le sue connotazioni in armonia con l'evoluzione del mercato, mantenendo inalterate le proprie prerogative di indipendenza e autonomia.
Maggiori dettagliLo sviluppo della Banca
1930 - 1960
La Banca, grazie all'azione dei figli di Luigi, esce indenne dalla crisi del '29 che aveva duramente colpito anche l'economia e le banche italiane.
In particolare, Alfredo sviluppa l'attività commerciale operando da banchiere vero, che ama il rischio senza mai eccedere, diversificando la Clientela e dando fiducia a chi dimostra buone capacità imprenditoriali. Augusto si rivela invece un ottimo operatore di borsa, dimostrando grande abilità nel cogliere le migliori opportunità e, al tempo stesso, una grande oculatezza e prudenza. Le doti relazionali del più giovane Ugo consentono infine l'acquisizione di sempre maggior Clientela.
La gestione dei fratelli Passadore consentirà alla Banca di realizzare, sia prima che dopo la Guerra, risultati positivi e straordinariamente costanti.
Il rafforzamento patrimoniale e la nuova Sede
1960 - 1980
Con il secondo dopoguerra la Banca consolida ulteriormente il proprio sviluppo, stringendo una alleanza con due primari gruppi finanziari ed assicurativi. Nel 1965 viene inaugurata la nuova Sede, costruita con criteri innovativi e soluzioni tecnologiche d'avanguardia. Contestualmente, la Banca effettua la scelta strategica di sviluppare e gestire integralmente in proprio il sistema informativo.
Maggiori dettagliIl rafforzamento patrimoniale e la nuova Sede
1960 - 1980
Negli anni '50-'60, in pieno "boom" economico e di fronte al consolidarsi di grandi gruppi bancari, i fratelli Alfredo, Augusto e Ugo decisero di fare entrare nel capitale della Banca due importanti soci istituzionali del settore assicurativo e di quello finanziario, i quali avrebbero potuto garantire solidità patrimoniale e quindi lo sviluppo. La Banca, nel frattempo, sempre attivamente gestita dai fratelli e dai "giovani" procedeva con ottimi risultati, conseguendo significativi profitti anche grazie a una attenta e oculata attività di borsa.
Nel 1965, alla presenza del Ministro dell'Interno Paolo Emilio Taviani, viene inaugurata la nuova Sede della Banca; si tratta di un palazzo di cinque piani costruito dalle fondamenta nel cuore del centro direzionale di Genova, che fin da subito stupisce per le sue caratteristiche innovative; tra le strutture tecnologiche all'avanguardia di cui dispone la Sede, spicca un sistema di "posta pneumatica" interna al servizio di tutti gli uffici, un autosportello "drive-in" che consente (tuttora) di effettuare le principali operazioni di banca direttamente dalla propria autovettura e un autosilo mobile totalmente automatizzato ancora oggi a disposizione della Clientela.
La Banca è inoltre scelta da IBM per un progetto-pilota che introduce, per la prima volta in Italia, l'elaborazione dei dati allo sportello in "tempo reale" e decide di sviluppare un sistema informativo bancario proprio, "su misura" per la propria Clientela. Tale coraggiosa scelta strategica, mantenuta ancora oggi, si rivelerà fondamentale per gli sviluppi operativi futuri.
Il nuovo modello societario
1980 - 1988
Nei primi anni '80, la famiglia Passadore riacquista le partecipazioni degli altri Soci ricollocandole presso azionisti privati, imprenditori e professionisti operanti nelle aree di presenza della Banca: si forma in questo modo la base azionaria in essere ancora oggi.
Maggiori dettagliIl nuovo modello societario
1980 - 1988
Nel 1981 Agostino è il regista di una brillante operazione che consente la trasformazione dell'azionariato della Banca: a fronte delle difficoltà del gruppo finanziario che indirettamente affiancava la famiglia Passadore nella compagine azionaria, riesce in breve tempo - prima del definitivo tracollo del gruppo stesso - a ricollocare le azioni detenute da tale "scomodo" socio presso un folto gruppo di nuovi azionisti: piccole banche private nonché prestigiosi imprenditori e famiglie liguri e piemontesi, tutti molto vicini alla Banca. In tale occasione i nuovi soci danno piena fiducia al "dottor Agostino" e alla Banca che stava procedendo con ottimi risultati.
Questo modello societario, ancora oggi in essere, fondato su di una proprietà azionaria frazionata ma unita che affianca le quote detenute dalla famiglia Passadore, ha consentito di mantenere la piena autonomia e l'indipendenza, anche operativa, della Banca.
L'espansione territoriale
1988 - oggi
La Banca avvia un programma di espansione territoriale "mirato", sempre attuato per vie interne e tuttora in corso, che consente di diffondere con successo il proprio peculiare modello operativo; il "marchio" della Banca viene oggi riconosciuto da più parti come esempio di efficienza, rigore e professionalità.
Maggiori dettagliL'espansione territoriale
1988 - oggi
Grazie anche agli investimenti nel settore informatico e alla notevole flessibilità operativa dei sistemi software sviluppati internamente, la qualità dei servizi viene ulteriormente accresciuta, consolidando via via il peculiare modello operativo della Banca basato su una forte personalizzazione della relazione con il Cliente supportata da un elevato grado di automazione dei processi bancari.
A partire dal 1988, a seguito della liberalizzazione degli sportelli bancari, la Banca avvia un piano di espansione "mirato", graduale ed attuato esclusivamente per vie interne che progressivamente la porta ad essere presente in più regioni italiane; il processo di espansione viene governato in modo tale da non pregiudicare in alcun modo le caratteristiche vincenti e i peculiari punti di forza della Banca che in molti casi risultano strettamente correlati a una struttura snella, di dimensioni non grandi e fortemente radicata all'economia locale.
Grazie a questa impostazione strategica la Banca riesce a coniugare un deciso sviluppo operativo e territoriale con il mantenimento di un trend positivo in termini di risultati.
La Banca oggi e il domani
In presenza di un mercato bancario in forte trasformazione, il mantenimento della propria ultracentenaria identità aziendale, la coerenza della gestione fondata sulla solidità e sulla prudenza, oltre che la qualità dei servizi e la bontà dei risultati, costituiscono le fondamenta su cui poggiano i progetti di sviluppo futuri.
Maggiori dettagliLa Banca oggi e il domani
Il "modello Banca Passadore", affermatosi con tratti sempre più marcati nell'ambito del sistema bancario, costituisce la base su cui la Banca intende ancora impostare il suo programma di crescita per i prossimi anni.
L'indipendenza gestionale, la relazione con il Cliente, la prudenza, la professionalità, la snellezza operativa e gli investimenti in tecnologia sono i cardini sui quali la Banca, forte della sua storia ultracentenaria, orienta le proprie scelte strategiche e l'attività quotidiana.
Ma la miglior garanzia per il futuro è l'impegno e la dedizione con cui tutti i Collaboratori della Banca - oggi come in passato - condividono una attività così ricca di storia e di passione.